Regione Sardegna - Comune di Domus de Maria: aree non idonee per l’insediamento a mare e a terra di eolico e fotovoltaico

comunicato

Data :

16 ottobre 2024

Regione Sardegna - Comune di Domus de Maria: aree non idonee per l’insediamento a mare e a terra di eolico e fotovoltaico
Municipium

Descrizione

Nella mattinata del 11 ottobre 2024 si è tenuto l'incontro conclusivo dei tecnici e degli esponenti dei rappresentanti degli Enti Locali avente ad oggetto la predisposizione e individuazione di aree idonee e non idonee sia rispetto ad impianti a fonti di energia rinnovabile che impianti fotovoltaici e termodinamici.

Il Comune di Domus de Maria, aveva già più volte, e con differenti modalità, dichiarato che per via dell'unicità e della particolarità del territorio non ci sono aree idonee sia a terra e ancora meno nel mare afferente al proprio territorio.

 

In tale occasione, ancora una volta, la Sindaca di Domus de Maria, Dott.ssa Maria Concetta Spada, ha ribadito con la sua presenza che il nostro percorso di piena tutela del paesaggio e della costa non può includere l'installazione di questo tipo di impianti che comprometterebbero definitivamente il futuro e la possibilità di sviluppo e di crescita del territorio, con modifiche irreversibili del paesaggio.

 

Il comune di Domus de Maria intende promuovere, nel rispetto dei vincoli paesaggistici e della tutela storico culturale del territorio e dei suoi abitanti, un percorso di comunità energetiche rinnovabili che non abbiano alcun impatto estetico ed invasivo sullo stesso territorio e soddisfino il fabbisogno di energia rinnovabile della comunità.

 

Il percorso continuerà promuovendo sempre l'ambiente ed il territorio unico nel suo genere.

Ricordiamo l'Istituzione dell'Area Marina Protetta Capo Spartivento che, insieme alle aree SIC, Natura 2000 e SIC a mare, diventeranno il fiore all'occhiello e promuoveranno uno sviluppo sano, funzionale e rispettoso dell'ambiente e dei cittadini.

 

L’Amministrazione Comunale tutta andrà avanti con tutte le forme previste dalla legge per difendere e tutelare lo specchio marino, delle acque nazionali ed internazionali, dall'installazione di questi impianti che riteniamo superflui per la comunità e per chi vi soggiorna, di cui a tutt’oggi non si conoscono a fondo le possibili future conseguenze e danni.

Riteniamo che il danno economico maggiore derivi dalla possibile modificazione dell’offerta turistica che rappresenta la nostra principale economia diffusa.

Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2024, 13:32

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